Le tematiche
affrontate dal progetto (2022-2023)
I concetti-chiave
da conoscere, comprendere, ascoltare
da combattere, destrutturare, lenire
Le forme del “disagio” sono molte (anzi – volendo provocare, estensivamente – infinite):
« Disagio è costituito dal prefisso dis che indica contrasto, negazione, e dalla particella agio: dal provenzale aize, che è il latino adiacens (“adiacente”), participio presente di ad-iacere, cioè “giacere presso" »
[DA “NUOVO DIZIONARIO DEL SERVIZIO SOCIALE”]
Il “disagio” sancisce pertanto la “dis-inclusione”, la frattura che una data realtà, ambiente o contesto pone nella relazionalità tra sé e gli altri; chi soffre disagio si trova quindi a non poter fruire liberamente o pienamente di uno o più aspetti dell’esistenza.
Quale tipo di disagio
Si intende una condizione temporanea o permanente dovuta a limiti di carattere fisico o mentale che impediscono a chi ne è afflitto di condurre un'esistenza piena
Si intende una condizione, non determinata da deficienze fisiche o mentali, che sortisce effetti alienanti e depauperanti sulla psiche di chi ne è oggetto
Si intende quell'insieme di circostanze dovute a condizioni d'habitat sfavorevoli o degradate, che inficiano o precludono di godere pienamente del benessere e delle opportunità rispetto alla maggior parte della popolazione
Nello specifico, nella 2ª edizione del progetto (2022-2023),
sono state affrontate le seguenti tematiche:
RELAZIONE
CON GLI STRANIERI
DIMENSIONE PSICHICA
E DISABILITÀ
CONTRASTO
ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA